Il film che non hai capito: se dipendesse dal regista?
Da appassionata di cinema credevo di aver imparato che le storie sono costellate di dettagli. Metti in fila i dettagli e avrai buone probabilità di comprendere il significato del film, o almeno ciò che ne hai ricavato tu. Altrimenti che ci vai a fare al cinema?
No, dibattito no!
Se la pensi così è meglio che stai lontano dai cineforum, dai dibatti post proiezione e, più di tutto, evita gli incontri con il regista.

Un film che viene spiegato perde il suo fascino. Leggere la didascalia ti porta inevitabilmente fuori dalla narrazione. Vale lo stesso per quando studi la storia della letteratura tralasciando di testi, oppure la storia dell’arte mancando di osservare le opere.
Questo non significa che le spiegazioni siano superflue o dannose, anzi. Per ricavare il più possibile da una mostra (oppure da un film o da un romanzo) occorrerebbe fruirne una prima volta da ignorante e almeno una seconda da discente. La prima volta serve per ascoltare la voce dell’artista, la seconda per comprendere ciò che, probabilmente, intende dire. Questo sarebbe anche il modo per imparare qualcosa di nuovo, ampliando i propri orizzonti.
Cos’è che vuoi dire?

Perfetto. Ma come funzionano realmente le cose? A volte esco dal cinema portandomi dietro una scena, una sensazione un dialogo, un’espressione e, dopo qualche tempo, non riesco più a ricordare come finiva la storia. È un problema? No, a meno che non ci sia il regista sulla porta ad ammonirmi: “non so se hai capito, ma io intendevo dire la tal cosa!”
Il regista del tuo film sei tu
Immaginiamo ora di vestire i panni del regista. Il film di cui siamo autori è la nostra vita o almeno un frammento di essa. Come la raccontiamo? Quali sono i dettagli che mettiamo a fuoco per tessere la nostra narrazione? La storia sta in piedi? Torna tutto come in un bel ricamo oppure è sfilacciato qua e là?

Il film della tua vita: è sempre buona la prima
Ogni volta che, proiettando il film della mia vita, mi trovo a dover spiegare quello che intendevo veramente , sto facendo qualcosa di simile a uno spiegone sul film. Nel frattempo però il momento è passato e le persone che ho incontrato sono andate oltre. C’è rimedio? Temo di no.
Buona la prima
Vivere è come girare un film avendo a disposizione un solo ciak per ogni scena. A volte riesce bene, a volte no. E non possiamo contare nemmeno sulla post produzione!
Il cinema è la vita con le parti noiose tagliate.
Alfred Hitchcock
Ecco allora perché abbiamo bisogno dei film, dei romanzi, delle serie televisive e dell’arte in genere. Abbiamo bisogno di storie che ci parlino di noi per mettere ordine dentro al caos che stiamo vivendo mentre lo stiamo vivendo. E per imparare a vedere i dettagli di cui sono costellate le nostre vite. Per godercele un pò di più.
E dunque per concludere, per favore, il dibattito no.
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