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Badare a se stessi

La vita è un viaggio da fare a piedi

Ciò che conta è muoversi, il come occorre continuare a impararlo giorno dopo giorno

Mentre cercavo una definizione per badare a se stessi mi sono imbattuta in Bruce Chatwin, stravagante individuo che, da apprezzato collaboratore della casa d’aste Sotheby’s, si trasforma nel giro di pochi anni in archeologo, viaggiatore e scrittore di viaggi. Oggi sarebbe un signore quasi ottantenne se, trent’anni fa, non fosse morto di AIDS.

La vita è un viaggio da fare a piedi

Chatwin, del quale si dice fosse affetto da dromomania, perde negli ultimi mesi della sua vita la capacità di camminare, come se il suo destino si fosse compiuto con l’esaurimento del patrimonio di passi, davvero cospicuo, che gli era toccato.

Badare a se stessi: scegliere cosa portarsi in viaggio.

La celeberrima immagine che lo ritrae, zaino e scarponi in spalla, deve la sua fortuna all’abilità del fotografo di cogliere i tratti essenziali della personalità dello scrittore-viaggiatore.

Grazie a questi elementi caratterizzanti, anche chi non abbia mai sentito parlare di Chatwin afferra immediatamente che si tratta di una persona che viaggia, probabilmente spendendo poco, e portandosi dietro solo l’indispensabile.

Il viaggiatore è uno che sa badare a se stesso

A differenza del turista – individuo impacchettato in un programma stabilito da qualcun altro che tende a ridurre gli imprevisti a un livello minimo – il viaggiatore è uno che si mette in cammino avendo in testa un suo progetto e la possibilità che si verifichino anche imprevisti.

Fare il viaggiatore richiede risorse personali che non si limitano al possedere una carta di credito valida e già la preparazione del bagaglio del viaggiatore – e ancora di più del camminatore – è un formidabile esercizio di analisi e sintesi.

Si inizia con la domanda: cosa porto?, che in breve si trasforma in: di cosa posso fare a meno?. È sorprendente come, man mano che si va a togliere, aumenti la sensazione che nulla è davvero indispensabile, salvo quel particolare oggetto di cui proprio non si piò fare a meno: quell’oggetto segna il punto di arrivo della preparazione. Si è giunti al QB: quando basta.

Per lo scrittore-viaggiatore Chatwin il QB erano i suoi taccuini Moleskine: quelli da scrivere e quelli già scritti.

Elogio delle compagnie aeree low cost

Dover fare i conti con i vincoli è un eccellente incentivo a trovare soluzioni. Le limitazioni relative al peso, alle dimensioni e al numero dei bagagli ammessi nei voli economici contribuisce quindi significativamente allo sviluppo delle capacità di decision making e problem solving dei viaggiatori.

In altre parole: portandoci dietro un bagaglio ridotto diventiamo più abili sia nell’adattarci alle circostanze, sia nel modificare l’ambiente esterno a nostra misura e con i mezzi di cui disponiamo.

I vantaggi del viaggiar leggero

Un contributo decisivo alla pratica del viaggiar leggero è data dal rollaboard, noto da noi come trolley, cioè la valigia con le ruote dal manico estensibile che ne facilita la conduzione. Pare cosa da nulla, eppure questa innovazione tecnica ha rivoluzionato il modo di viaggiare, inducendo le compagnie aeree a investire cifre che si aggirano intorno alle decine di milioni di dollari (di trent’anni fa) per adeguare le cappelliere dei velivoli al formato dei nuovi bagagli.

Questo esempio ci è utile per comprendere come, nel corso del tempo, il modo di pensare – come fare la valigia – si trasformi grazie a innovazioni tecniche. Insomma, con un trolley, un tablet e una carta di credito oggi posso andare ovunque portandomi dietro, oltre all’abbigliamento necessario, decine di libri, un’infinità di brani musicali, film, macchina fotografica e tutti i taccuini di viaggio, già scritti e da scrivere, di cui posso aver bisogno. Chissà che ne penserebbe Chatwin?

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. Italo Calvino

Saper badare a se stessi significa scegliere di portarsi dietro ciò che è necessario, dandosi la libertà di movimento indispensabile per cogliere le opportunità che il viaggio offre. Questo è uno dei modi possibili di stare al mondo. E oggi, anche grazie alla tecnologia, è più accessibile e praticabile che mai.

Badare a se stessi è una delle 10 Vitabilità di Metodo Colloquio. Per conoscere le altre leggi questi articoli:

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