Ri uscire: uscire di nuovo. Aprire l’uscio di una casa che abbiamo reso un comodo bozzolo e andare fuori. Riuscire: farcela ad aggirare gli ostacoli disseminati sul tragitto verso l’esterno.
Riuscire a fidarsi
Perché dovrei uscire quando posso fare tutto o quasi stando in casa? Ormai sono davvero poche le attività che si possono svolgere esclusivamente in presenza condividendo gli spazi con gli altri e – va da sé – correndo il rischio di contagiarsi.

L’unica risposta che riesco a immaginare è che occorre uscire proprio per contagiarsi. Non con il virus – da cui possiamo schermarci – ma attraverso lo scambio con gli altri. E per scambiare qualcosa con qualcuno è necessario fidarsi, correre il rischio, mettersi in gioco.
Rivedersi in 3D
Rivedere gli amici, i parenti e persino le persone care può essere sorprendente. Un conoscente e che ho incrociato per strada ha ammesso di avermi riconosciuto dalla voce. Una persona che ho incontrato per la prima volta mascherata visitando una mostra mi è apparsa completamente diversa quando abbiamo bevuto un caffè insieme. Diversa da che? – mi sono domandata – dall’immagine che me ne ero fatta completando a modo mio un volto di cui vedevo solamente gli occhi.

Ritrovare l’orientamento
Le relazioni sembrano dei giochi di specchi. Dire “ci vediamo” significa sì che ci incontreremo con qualcuno, ma anche che attraverso di lei/lui il suo atteggiamento, il modo in cui parla, il tono che usa, vedremo anche noi stessi. Quando però alcuni segnali di questo rispecchiamento cui siamo predisposti per natura non sono più intellegibili ci vengono a mancare i punti di riferimento. Abbiamo da reimparare come si comunica.
MAIT: muoviti, ascolta, impara, trasforma
Quando tempo fa mi sono domandata come proporre alle persone un metodo per potenziare le capacità di ascoltare, ascoltarsi e trasformare le relazioni, certamente non sapevo cosa sarebbe accaduto. Non potevo immaginare che saremmo andati incontro all’esperienza dell’isolamento e del distanziamento e che quella che sembrava una condizione temporanea si sarebbe prolungata ben oltre la contingenza immediata, modificando profondamente le nostre relazioni.

Ora anch’io mi sto risvegliando da un letargo intermittente che dura da due anni e sto cercando di capire come riuscire a rivedere le persone e affiancarle nuovamente nel trovare il modo per stare bene nel mondo.
Uscire dall’inerzia dell’isolamento e riuscire a trovare la misura di una nuova socialità sono necessità diffuse e anche occasioni per modificare le proprie abitudini.
MAIT, colloquio in cammino
Uscire, camminare, parlare con qualcuno che ascolta, dare ossigeno a propri pensieri, far fiorire idee diverse, ritrovare il gusto che deriva dal realizzare qualcosa di nuovo sono esperienze che possono fare la differenza nel modo di vivere.
Per provare un colloquio in cammino scrivi a:consulenza@metodocolloquio.work
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